giovedì 25 dicembre 2008

Sig. Meibi_108 Dies Natalis Solis Invicti

C'è chi può...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

se un senso diverso deve avere questa giornata, è il senso che gli attribuisco anche io :)

Meibi ha detto...

Sinceramente, sarà un eccesso di paganesimo (mi è scappata la battuta ironica -non ho resistito, non sono così "sgrunt" come mi dipingo tutto sommato- e ho pure sbagliato l'account con cui ho inviato il post), ora come ora, lo sento non come una alternativa ma proprio come il suo "perchè" originario, e -scusando il gioco di parole- e più sensato (non dico "vero" perchè non credo che esista una verità in generale, ancora meno qui)...
E non solo perchè "bue"&"asinello" sono un errore di traduzione o un evento comune a moltissime religioni (antecedenti) e -peggio ancora- non mi piace quello che gli uomini hanno fatto e costruito sopra un Grande Pensiero ed Insegnamento...
ma è anche perchè lo sento più vicino, concreto e reale di questo social"compleanno" (di uno zombie come dico in privato ... senza offesa per nessuno, è solo una battuta).. non so, mi dà davvero qualcosa il contatto con la natura, un senso di appartenenza, fggevole certo, ma sicuramente più intimo di quello che provo su mille parole o farse.

E non è perchè non ho nessuno con cui condividere questi giorni, nè un nido dove rifugiarmi e quindi lo devo distruggere così da rovinare la gioia del mondo, come mi è stato meschinamente detto, ma è proprio -al contrario- per trovare, dare e sentire un senso più alto che altrimenti non trovo.



:) evviva, non credevo di trovare consensi, lo ammetto ^^
e grazie per non aver scritto auguri :-D

(si occhei che fanno sempre comodo come riserva antisfiga, ma quando sai, e si sa già, che sarà uno srtazio -e tutto cioè è anche un zinzino affondare il classico coltello nella piaga- suonano quasi sarcastici!)

:*
M.

Anonimo ha detto...

ehehe un po per noia, un po per pigrizia, non ti dico cosa penso di questa festività, sebbene abbia già esposto in buona parte in un post del mio blog la mia posizione :-). Tradizioni imposte da associazioni a dir poco discutibili e personaggi che nascono, muoiono, risorgono e cantano e ballano e poi muoiono ancora e la tracotanza con cui sono veicolate a me non interessano, poi ognuno fa le sue scelte e mantiene le proprie posizioni. Sono anche io del parere che pretendere di rendere oggettivo e buono e giusto qualcosa che in realtà è soggettivo, interiore e legato alla personale concezione di spiritualità sia una forzatura tremenda.
A tutto il resto si aggiunge lo strazio dell'uniformarsi alla media, dello scambio obbligato di auguri, dei festeggiamenti fatti secondo usi e costumi, della sfrenata follia del 31 e della malinconia della sera del 6 gennaio (io ringrazio la "befana" nel mio piccolo)....quindi ecco, nemmeno a me piacciono gli auguri, non mi piace riceverli perchè vengono spesso elargiti così, a priori, come fosse un automatismo, perchè così si usa, senza pensare che a volte possono risultare superflui e privi di senso, da parte di chi li riceve.
Però un pensiero si: del resto il sole che torna a salire è l'unica cosa che per me caratterizza veramente il 25 dicembre e poterlo condividere val più di 4 auguri fatti tanto per

:*

criss