giovedì 20 novembre 2008

Sig, Meibi_100 Traguardo.

Dovrebbe esserlo.
Molti festeggiano questi numeri.
Per me è il contrario.
Sono ancora qui.
M.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Si. Mi trovo del tutto in accordo con la tua posizione; però, cambiando il mio punto di vista, posso dire che se i miei traguardi non mi elicitano chissà quale ludibrio, ho imparato ad apprezzare eventuali traguardi altrui (di quelle poche persone che suscitano il mio interesse): è da moltissimo tempo che ti leggo, la prima volta che lascio una traccia. I tuoi post sono sempre occasione di riflessione e rispecchiamento, per me.
Ciao
criss

Meibi ha detto...

Grazie Criss del tuo messaggio.
:) Anche io ti leggo sempre (da che ti ho trovato, ma vado anche a ritroso)...

I traguardi altrui hanno diversi effetti su di me (ma penso sia così un pò tutti sinceramente), distribuibili in uno spettro che ha cmq tre nodi "forti":
-l'auto-umilizione (poichè mi mette di fronte alla realtà della mia inettitudine)
-l'indifferenza (più o meno da gestire come rappresentazione sociale)
-la partecipazione totale, quasi fosse una cosa mia (se però, come scrivi, la persona è importante -molto- o c'è ammirazione in qualche modo e non è una cosa che avrebbe in ogni caso come fisiologica, in senso ampio e non)..
E' che qui è un pò diverso... è che non posso gioire di QUESTO traguardo in modo particolare, perchè indica chiaramente che quello che vorrei come tale, in realtà non l'ho ottenuto.
Questo 100° post non ci dovrebbe essere proprio, perchè vuoto dovrebbe essere il posto davanti alla tastiera.

Grazie ancora, ammetto che mi ha emozionato trovare il tuo commento totu-court ma soprattutto il significato delle tue parole.
M.

Meibi ha detto...

pardon per i refusi :P

Anonimo ha detto...

Ciao! Grazie della risposta...ora non per essere pedante, o forse solo per nascondere gli esiti del mio depauperamento neuronale, ma mi limito a dire che mi trovo di nuovo d'accordo; anche io quando faccio discorsi in prima persona penso spesso che traguardi di questo tipo alla fine sono solo la prova di un tempo che stancamente si trascina e anche i miei vissuti nei confronti dei traguardi altrui attivano sensazioni differenti a seconda dei contesti, della relazione che intrattengo con chi ha raggiunto il suo tragurado, del significato che mi sento di attribuirvi.
Nel tuo caso, essendo un affezionato spettatore, non posso fare a meno di essere "felice", non senza la consapevolezza che questa sensazione è del tutto relativa e che il mio eventuale 100° post non farebbe felice me in prima persona.
Ma in qualche modo questo tuo blog è entrato a far parte della mia storia, dopo che per caso ho visitato il tuo profilo in un forum che a mio giudizio è meglio perdere che trovare (io ho sempre una "buona parola" per tutti...)e cliccando sul link mi si è aperto un mondo di parole e immagini, le stesse che tra le righe si possono leggere nei miei post chilometrici, più arrabbiati che rassegnati all'apparenza.
Sono sempre entrato qui in punta di piedi, trovando un punto di vista molto affine al mio, esposto con disarmante semplicità ed efficacia.

Non preoccuparti per i refusi, io non ne ho notato nessuno...anche perchè sono abituato ai miei :)

Meibi ha detto...

Grazie a te per la pazienza! scusami per il ritardo!!
E' un periodo di incertezze e corde strette al collo in un modo strano...

:) Immaginavo ci fosse un legame con quel forum (che francamente, frequento ormai poco, e quasi da sempre, difficilmente fuori dall'area della mia città) perchè avevi tra i tuoi preferiti, il link di una persona che lì era (o è?) "importante".
ora ^^ ho capito "chi sei" eheheh sorrido perchè in un certo senso anche i nostri nick, lì, hanno qualocsa in comune (non so se ci abbia fatto caso) e mi stupisce -e lusinga, anche se per caso- ancora di più che abbia notato me, lì dentro :D, che sono davvero una pulce, ora più che mai.
A onor del vero, qui, ti ho visto per il tracciamento di shinystat, che ha segnato un ingresso proviente dal tuo blog... Dopo averti letto, ho ricambiato con piacere e un forte senso di "affinità" -nonchè un pò di soggezione, lo confesso - il tuo link nel blog. In silenzio, come sempre, lo so... Avrei dovuto ringraziarti e/o farmi notare.
Ma non ci riesco, agisco nel mio angolo stando nel cono d'ombra... "mi disegnano così" :°D (qui potrebbe essere quasi letterale, ma anceh no)...
Grazie ancora Criss, davvero
M.

Anonimo ha detto...

Ciao di nuovo :) mi scuso se ti sto intasando il blog coi miei commenti, ma questo "incontro" dopo tanta e silenziosa lettura è emozionante!
Io in quel forum commisi l'errore di partecipare in lungo e in largo tanto da diventarne un "personaggio" e ben presto mi sono stufato di tutto ciò...lì ho aperto il mio primo blog, molto più "autentico" in qualche modo di quello che ho qui su splinder, parlavo senza mezzi termini dei miei proponimenti, anche di queli suicidari e ripercorrevo i momenti tristi; solo che in men che non si dica divenne il blog più letto e commentato in assoluto...con tutti che si sentivano in diritto e soprattutto nella posizione per poeterti dare consigli di sconvolgente banalità propinandoti il solito minestrone di quanto la vita sia bella: me ne sono scappato via!
Il tuo avatar mi faceva morire dalle risate tutte le volte e alla fine la curiosità mi ha portato qui; quando ho visto che tra i tuoi link c'era il mio blog sono rimasto molto stupito e mi ha fatto un grande piacere! Come vedi il mio blog è nero, cupo e corredato di scritte non molto invitanti :) e anche io amo rifugiarmi nel mio cono d'ombra senza andare in giro a invitare mezzo mondo a farmi una visitina, ma quando leggo un blog che mi colpisce, lo metto tra i preferiti e poi lo linko, non tanto per pubblicità, ma come una sorta di compagno di viaggio.
Si, ho modificato i miei link, ce n'erano due di persone "importanti" linkate ma sai, la gente viene e va.
Grazie a te!!
criss

Meibi ha detto...

:) non scusarti di ciò che bello :)
io, veramente, ti ringrazio :)

Ed è emozionante anche per me, te lo garantisco.

Non so se hai notato che ho tolto i link dei miei blog da "li" proprio perchè ho capito che ero inutile, soprattutto per una riflessione sul problema che andasse oltre il "disco rotto", o per crare presa di coscienza più profonda.
Forse è stata solo presunzione da parte mia, una pretesa senza senso, dal momento che non me l'ha chiesto nessuno, ma era solo un problema mio.

Ogni mia parola (in certe direzioni) non solo cadeva nel vuoto, ma mi rimbalzava contro. Invece d'essere considerata come una possibilità per l'accettazione di un modo diverso di sentire, è diventata spesso uno pretesto per concludersi tristemente nel solito: "c'è gente che... - tu non mi conosci"...

Non ha senso.

E i tagli più dolorosi sono arrivati proprio - ovviamente- da chi prima, mostrava accettazione incondizionata e poi, alla prima occasione, non ha perso tempo per riusare le confidenze/cose scritte in un certo momento, per ferire pur di "segnare punti a proprio vantaggio".

Ok, sono le persone, non è il mezzo, però per me, basta.

Onestamente ho avuto la possibilità di fare incontri importanti (bene o male che sia finita, restano tali) e poi, dai, se ci ha "messi a confronto", così malvagio non è stato :D

HA HAAH AHAH quell'avatar non era a caso, unisce molte cose che mi riguardano, ma anche il mio approccio alle persone di quel luogo... HAHA AHA HA (capimose ... ghghhg... )
Ora l'ho tolto, e ho tolto le info dal profilo, firma etc...
Presto o tardi chiederò la cancellazione. Sento che non mi appartiene più. Oppure, no... ma per ora è "stasi".

Niente è a caso, però, neanche qui.
Questo bianco dove non c'è niente e tutto sembra possibile, appare come una cosa fresca, pulita, alla luce è, in realtà, solo il contenitore ipocrita, il guscio che si mette in mostra e la gente vuole vedere, che porta però con sè un cuore malato.
In realtà però, il bianco è assenza di pigmento, riflette tutta la luce, non tiene nulla per sè.
Per come lo percepisco io, è il vero colore della morte, perchè è davvero il vuoto totale.
Poi aggingerci sopra quello che vuoi, è vero, ma lui non ti offre niente di suo a parte questo infinito spazio nudo.

Invece, i vari toni di viola, per Luscher, colore tipico adolescenziali, di chi non sa "cosa è" e cosa vuole essere, rispecchia e si oppone, nel suo essere soft, alla violenza prepotente dell'incertezza del vivere, lasciarsi vivere e voler veramente morire, semplicemnte perchè non c'è più un perchè.

Non è solo un tocco di femminilità, ma un voler urtare contro il luogo comune e l'attribuzione di significati e ciò che ci si aspetta di trovare dentro una forma.
Ho voluto creare una contraddizione, non so quanto funzioni però :D

Ho iniziato con i disegni perchè sono più "proiettivi", pensavo di più ad eventuali lettori (illusa :D ), poi però ho sentito il bisogno di andare più a fondo e cercarmi con le mie parole.
Anche per dire: tutto cio' è vero e ha il diritto esattamente come gli altri, di esistere così com'è.
Ma lo dico senza girarci troppo intorno, perchè non ha più senso mentire o rendere migliore la verità, la mia, certo, ma mi basta proprio perchè finalmente PARLA.

e parla con te.
che non è poco :)
M

Anonimo ha detto...

Ciao, rieccomi:)
ancora una volta mi ripeto, dicendoti che ti capisco benissimo e che la stessa cosa l'ho vissuta io stesso.
Come dire, sono sicuro che siano le persone e non il mezzo, ma sono anche abbastanza convinto (e uso il termine "abbastanza" non a caso, dato che quando possibile, cerco di coltivare dubbi anzichè cullare certezze)che le occasioni non facciano esattamente l'uomo ladro, ma concorrano a tirar fuori il ladro che già c'è.

Per riportare il discorso su di me, c'erano persone che non mi sembravano esattamente sane di mente che si sono finte amiche e che spesso entravano nel mio blog, arrivando adirittura, in un secondo momento, a rinfacciare, pur di far punti come giustamente dici, il fatto che parlavo di certe "cose" con troppa leggerezza senza preoccuparmi del dispiacere che creavo nelle persone che mi suguivano e mi leggevano (oltre a dire che fingevo, che cercavo attenzione ecc ecc)...ecco, io questo atteggiemento rigido e chiuso già non lo sopportavo nei forum di discussione, figurati quando era riferito a me e al mio blog: ho provato, dopo che mi sono sentito dire tali scemenze, a leggere il regolamento del forum e non ho trovato, ma forse mi è sfuggito, il punto in cui si obbligano gli utenti a passare per il blog dell'utente X. Sarebbe più saggio provare a capire che non di debolezza, non di puro spregio per la vita, non di tutte queste categorie si tratta, ma forse è semplicemente un modo di vedere personale, non apodittico, che può intravvedere una soluzione dove gli altri a casua della loro ansia non riescono a vedere altro che la fine, l'adagiarsi, l'essere deboli. Mi facevano ridere quelli che coglievano confidenze per poi rinfacciarle solo perchè non riuscivano a gestire la loro ansia e la loro "patologia".

Detto questo anche io ho fatto belli incontri e sono davvero felice che tramite quel posto ho avuto la possibilità di entrare nel tuo blog e ora anche di poter scambiare, finalmente, il mio pensiero col tuo. Da tempo, fore 3 mesi, non ci entro più e non avevo notato i cambiamenti nel tuo profilo, comunque anche io penso che chiederò presto la cancellazione: quel forum non mi appartiene più da tempo oramai.

Quello che scrivi sul tuo blog e template è davvero molto interessante e profondo...alla luce di quanto dici, mi è ulteriormente chiaro il fatto che il colore nero io l'ho scelto un po come una copertura, una ombra dove rifugiarmi ed esprimere me stesso, attraverso un mezzo, la scrittura, che mi è abbastanza congeniale e mi permette di lasciare andare quello che ho voglia di esprimere, solo questo, delle visite e dei commenti a me non fregava, perchè nulla di tutto ciò era minimamente costruttivo o teso al dialogo.

Grazie ancora per l'accoglienza e per questo bellissimo scambio :)

criss

Meibi ha detto...

Allo stato attuale, a meno che non ci sia davvero un venirsi incontro, un abbracciarsi mentale e reale, sono dell'idea che nessuno capirà mai niente della "nostra diversità". Nè che possa andare oltre le proprie convizioni ed esperienze e "benessere".
Non li biasimo, visto che è troppo difficile, non frega un emerito niente a nessuno (sinchè nn urta il proprio orticello tutti possono fare tutto, e per questo si autodefiniscono comprensivi e capaci di "apertura mentale") ed è soprattutto, troppo pericoloso.
Sarebbe mettere tutto in discussione e vedere sgretolarsi ogni convizione tra le dita.
Delle volte sento il peso di questo, come qualocsa che non ho il diritto di fare, qualcosa di malato che produce solo terra arida intorno.
Infatti sostanzialmente, taccio e fingo. Ed evito, soprattutto evito tutto e tutti.
Delle volte mi fa star bene, altre volte mi sembra di impazzire... ops... sembra? già fatto :-P

Ti dico come vivo il nero.
Lo amo profondamnte, ma non per emulare il darkettoni-style, lo sento proprio mio.
L'ho lasciato infatti come sfondo per l'altro blog, mamiart, non solo perchè è una bella cornice per i disegni, ma per tanti motivi "pensati" e sentiti.

Come pigmento, c'è tutto: E' la somma di tutti i colori e tutti li accoglie in sè, senza per questo venire modificato (quasi vero, dipende dal pigmento, ma nn faccio un discorso purista ora :P )
Il nero è caldo, ti avvolge , ti accoglie, difende e protegge.
Non è un abbraccio di morte, anzi.
E' un luogo di riflessione che tutto conosce: devo solo allungare la mano, coglierlo e descriverlo.
Mi sento più forte nel nero, meno vulnerabile.
Non capisco perchè sia considerato tanto negativamente... senza il buio non ci sarebbero le ombre, nè quindi il senso di profondità, i contorni, i confini, e così via.. che non sono sempre un male , anzi!

Della skin del tuo blog mi incanta l'albero solitaro sospeso nel nulla, su quella fragile zolla di terra, staccata dal resto.
Già quello , da solo, lascia capire molte cose...
ammetto che mi fa male, è come un taglio nell'anima.

Spero di sentirti presto
davvero
M