giovedì 6 novembre 2008

Sig. Meibi 99_Tra le tante cose che...

...che non ho capito c'è la seguente.
Il motivo per cui se uno fa la fesseria di dire (magari in quel momento solo per stile gothic-burton-noir, senza magari in quel momento nessuna intenzione), ad esempio:
"non aver paura, che la quantità di sangue di un prelievo è troppo poca per schiattare... peccato"
si scatena un putiferio di crocerossine-predicatori, mai visti prima e che mai vedrai più, che vogliono convincerti -scandalizzatissimi- che stai sbagliando, la vita è bella, và vissuta in ogni istante, rilassati,la vita è sacra, "ma non esiste, così giovane", "ma sei pazzo" (ma anche sì, eh.. ma solo per il "costo" della spiritosata...) ma AL CONTEMPO quelle stesse persone, o meglio, "siamo" capaci serenamente di scavalcare chiunque sia seduto per strada a chiedere soldi o frughi nella spazzatura;
lasciare un gattino agonizzante e dire "che schifo" su un marciapiede;
non fermarci davanti ad incidenti (anche o proprio) se li facciamo noi); sfracellarci di alcolici/grassi/fumo etcetc;
inventare milleotocento modi per uccidere e cucinare un animaletto;
aulin se l'elastico della coda tira un po' la zucca;
farci venire un ictus con maledizioni annesse se "quello davanti" non scatta prima ancora del semaforo verde o quello dietro ci supera alle poste;
maledire il figlio se rovescia per sbaglio il bicchiere dell'acqua sul tavolo;
dire peccato ceh nn c'è più la pena di morte;
dire mio figlio di un anno e mezzo è cattivo gli do' l ansiolitico o due schiaffi sinchè non capisce che deve fare quello che dico io;
sbuffare incazzati per ogni azione e gesto compiuto o scelta evitabile, tipo : "devo andare in palestra, che palle" (...credo non ci sia cosa al mondo più nominata delle sacrosante palle);
prendere a calci il cane che ha avuto il torto abbiare 2, dico 2, volte;
dare del coglione a uno e mandarlo al diavolo per come vive la sua vita (ammesso che poi abbia scelta davvero) solo perchè la guardiamo con le nostre griglie ristrette, ma non stiamo giudicando eh, siamo solo sinceri... etcetcetc...
e via in cose ben più serie di queste o altre meno...
Taglio corto per evitare l'effetto sermone, ma il senso si è capito.

Quindi, davvero, pliz...

2 commenti:

trytounderstand ha detto...

Non è facile trovare le parole per commentare quello che hai scritto, Sig. Meibi, ma il senso è davvero chiaro ed evidente. Sono molti quelli bravi a dire che la vita va vissuta, ogni momento è unico, ecc., ecc. Il guaio è che sono unici sia i momenti (spesso pochi) di felicità, sia quelli (più numerosi), di dubbio, di preoccupazione e, a volte, di angoscia e dolore. Certo, ci sarebbe anche da dire che spesso i sentimenti negativi non durano un momento, ma spesso un po' di più...
Try

Meibi ha detto...

il problema è che tornano.. non sono unici, "discreti" in senso matematico, ma continui...
Non sono neanche momenti ma tappezzeria costante, sono quel rumore bianco che ti accompagna sempre, che poi può diventare un boato che copre la tua voce, per quanto possa urlarle, sarà comunque più forte di te...
senza tregua.
M.