domenica 21 settembre 2008

Sig. Meibi 91_Cose difficili e cose facili.

cose difficili:
- aver voglia e interesse per iniziare una cosa (paragrafo/libro, post, film, conversazione, disegno, ricetta gastronomica... etcetc, "una cosa" che significa una qualunque di quelle che di solito la gente normale fa senza rompere le balle come faccio io);
- iniziare una cosa;
- mantenere la concentrazione abbastanza a lungo per seguire il contenuto di quella cosa;
- capire il contenuto, pezzo per pezzo;
- capire come ogni pezzo singolo crei un senso globale;
- reinterpretare i singoli pezzi alla luce del senso globale; tutto ciò altrimenti pomposamente detto "ermeneutica";
- capire perchè, alla fin fine, tutto ciò abbia suscitato il mio interesse (ammesso lo abbia fatto davvero e quindi, se è no, perchè dovrebbe interessarmi) e dove tutto ciò mi serve e -soprattutto- chi me lo ha fatto fare;
- smettere di cercare alternative e varianti con annessa collezione di centinaia di alternative e varianti di quella cosa (questo è un punto mobile, si può collocare in ogni fase del processo);
- finire la cosa (che comprende arrivare al punto finale, non ritornare milleottocentotrentasette volte sullo stesso dettaglio, dichiararla ufficialmente conclusa mentre mi lego per nn tornare su quella cosa per la volta numero 1838);
- ricordarla per 1 minuto, successivo alla fine con i nomi giusti;
- ricordarla per 5 minuti, successivi alla fine, vabbè anche senza i nomi;
- ricordarla per 10 minuti, successivi alla fine, senza confondere inizio con fine, vittima e assassino, e/o con altre centoquarantasei cose simili;
- smettere di ricordarsi di ricordarla, tanto è inutile, non rimane in modo decente;
- cercare di dimenticarla il più in fretta possibile (magari però non 3 minuti prima dell'esame - se trattasi di testo da studiare) soprattutto per evitare che un qualche pezzo della cosa prenda vita nel mio cranio obsoleto coi firewall-ammutinati e si impossessi di me durante uno stato di coscienza alterato, definibile come sonno, distruggendolo; tutto ciò altrimenti sinteticamente detto "incubi", ossia, "me li sogno pure, ma male, ergo no-grazie".

cose facili:
- lasciar perdere quella cosa;
- se iniziata, lasciare a metà quella cosa;
- sentirsi in colpa per aver lasciato perdere/lasciato a metà quella cosa;
- sentirsi uno schifo x (cosapersa+sensidicolpa)elevato ennefattoriale di pubblico ludibrio;
- scrivere un post autoironico come questo;
- sorridere nel caso venga preso troppo alla lettera, benchè tutto ciò sia semplicemente la verità.

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